Pagine

sabato 18 aprile 2015

Will ti presento Will - John Green, David Levithan



Ho detto una bugia, a me stessa, agli altri.
Ho dimostrato che sì, gli uomini che consigliano di non contraddire mai una donna, perché lo farà lei stessa in pochi minuti hanno ragione.
Ho detto: non leggerò mai un libro di Green.
L'ho letto, e mi sono innamorata.

Avevo già parlato di Levithan qui, e non potrei mai stancarmene. E' leggero, frizzante, sincero. Green lo precede o lo segue a ruota in questo libro in cui ciascuno dei due si occupa dei capitoli di uno dei due Will Grayson, che descrivono a turno le vicende della loro vita, che di tanto in tanto sono destinate ad intrecciarsi.
Ora farò una cosa che non faccio mai.
Un piccolo avvertimento: questo post contiene SPOILER.


I due Will non potrebbero essere più diversi, e i due autori hanno scelto stili di scrittura dissimili per evidenziare le loro personalità. Reagiscono in maniera diversa alla vita, agli errori, ai problemi. L cosa che ho più apprezzato è che nessuno dei due ha mai pienamente ragione. E' come se tutti e due partissero da un atteggiamento negativo, da una parte la depressione e dall'altra la finta indifferenza.
Questo libro è un ciclo di "non me ne frega nulla" raccontati al vento, perché nessuno di questi è completamente vero.
Uno dei due Will scopre che il ragazzo di cui si è innamorato su internet in realtà non esiste, e cerca in ogni modo di cancellare questa realtà dalla sua testa. Si interessa ad un altro ragazzo, e fa di tutto per rovinare anche quella relazione, bloccato nella sua convinzione di essere l'unico ad avere una vita difficile.
L'altro, che per citare il libro potrei definire come "a.w.g.", non si accorge di quello che prova per una ragazza finché non scopre che lei si sta risentendo con il suo ex.
E non si accorge di quanto il suo migliore amico sia importante per lui finché non si crea in lui la paura dell'abbandono.
I protagonisti di questo libro, alla fin fine, sono dei ragazzi normali.
Se chiudiamo gli occhi e cerchiamo di essere sinceri, eravamo tutti esattamente così.
Tutti noi siamo un po' Will Grayson.



1 commento:

  1. Mi hai fatto tornare la voglia di leggere questo libro, un po' perché la scrittura a due mani mi fa ripensare a Nick&Norah e un po' perché mi attrae l'idea dei "non me ne frega nulla" veri o falsi che siano.
    Mi da l'idea di una storia "banale" ma attraente nello stile.
    Insomma, lo leggerò anche senza poterlo annoverare tra i libri proibiti!

    RispondiElimina