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giovedì 29 ottobre 2015

La magia delle storie brevi

Mi sono imbattuta in questo libro dal cellulare, premendo per sbaglio "Google Libri" invec edi Google Maps. (ma non avevi il Kindle? Diciamo che non ce l'ho più, come chi me lo aveva regalato). Non avevo più voglia di leggere, e questo libro mi ha rimessa in carreggiata. E' un libro cortissimo, ma ne vale davvero la pena.
E' una raccolta di brevi storie, tutte con una punta di sovrannaturale, una più bella dell'altra. Niente di pesante, se vi state preoccupando, non arrivano nemmeno lontanamente a spaventare nemmeno un bambino.
Perché tutte queste storie sono legate dal filone dell'ammore. Ebbene sì, sono tutti pippozzi romantici e, ci tengo a sottolinearlo, tutti etero.
L'ultimo racconto non è un racconto ma una lettera, dolce e meravogliosa, che lei scrive al suo uomo. E non dico nient'altro perché potrebbe essere spoiler, o semplicemente perché basta ripensarci per mettermi a piangere.
Mi ha fatto davvero molto piacere leggere di questa ragazza. Ha un bello stile, esattamente come piace a me -non ti assilla con le descrizioni, ti lascia libero spazio alla fantasia, lascia buona suspance, stile scorrevole e molto leggero. Tale da poter leggerlo in bus, in casa, in mezzo alla strada. Avrei dovuto finirlo in meno di ventiquattro ore, ma ho avuto troppa vita sociale in questi ultimi giorni. Questa ragazza mi è davvero piaciuta e so che ha scritto altro, perciò le rincorrerò sperando di poter fare un'altra bella recensione su qualcosa di suo
Io l'ho trovato gratis su Google Play Libri, e spero che capiti anche a voi così da potervelo leggere. Ne vale davvero la pena.
Alla portata di tutti, e nella challenge potete inserirlo come "libro di storie brevi" e forse anche altrove, ma avendo perso la mia lista non ricordo assolutamente le categorie.
In ogni caso, lo consiglio a tutte quelle anime perdute che credono che l'amore sia davvero solo una cosa da fiaba. E che chi troppo vuole, nulla stringa. Sappiamo di dire la verità, ma in fondo sognare costa solo una pagina in più
AmyJay

Rubrica: Recensioni a confronto. The Selection Trilogy - Kiera Cass

Buongiorno e tutti e benvenuti nella nuova rubrica (è la prima del blog, facciamoci un applauso!) Recensioni a confronto. Come sottotitolo, oserei un "se non ti fidi, sbattici anche tu il naso". Le prime a confrontarsi tra loro sono Ylla e Jay, che ci parlano di una per fortuna non troppo nota trilogia con un sacco di vestiti bellissimi e forse non troppo comodi in copertina. Buona lettura!

I libri secondo Ylla



Ho una specie di regola autoimposta: non giudicare se non conosci, almeno un po'.
Il che ovviamente non significa che io non abbia pregiudizi quanto che provo un immotivato piacere nell'avvalorarli: ecco spiegato perché mi sono imbarcata nella lettura di una trilogia young adult / distopica che palesemente non aveva altro argomento a parte la storia d'amore. 
No, sul serio, non parla di null'altro che della storia - triangolare of course! - d'amore tra la protagonista, America, il suo primo fidanzatino, Aspen, e il principe, Maxon.
La trama... "In un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, l'erede al trono seleziona la propria moglie grazie a un reality show spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l'occasione di una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un Palazzo che non conosce. Perdendo così l'unica persona che abbia mai amato, il coraggioso e irrequieto Aspen. Poi però America conosce il Principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare..."
Lo so che copiare da wikipedia è barare ma il mio cervello rifiuta di mettere insieme una trama decente per questa serie, un po' come deve aver fatto quello della Cass. Perché la signora autrice non può, in tutta coscienza, affermare di essersi impegnata nella scrittura: i tre libri sono un'accozzaglia di avvenimenti quasi totalmente privi di una connessione logica, come se avesse estratto a sorte da un'urna, l'ambientazione è descritta in modo talmente vago che avrebbe potuto risparmiarsi anche le poche parole che vi ha dedicato e i protagonisti, che sono tutto ciò che manda avanti l'opera, sembrano degli abbozzi per una recita scolastica.
Aspen è il poveraccio tanto buono, che poi fa tanto lo stronzo ma solo perché è tanto buono e al momento giusto si leva dalle scatole con un grazioso inchino.
Maxon è il principe azzurro che riabilita qualsiasi principe della Disney: è stato viziato e maltrattato al tempo stesso, ingenuo da rasentare l'idiozia, buono e comprensivo in ogni avversità tranne che nell'unico momento in cui avrebbe dovuto ascoltare.
E America, la protagonista assoluta, il nostro filtro della storia, è un personaggio negativo scritturato per il ruolo di Mary Sue: piagnucolona, incoerente, poco sveglia... e idolatrata da tutti. Quella compagna di classe, di lavoro, in cui non riesci a trovare un solo lato positivo ma che viene solo lodata da tutti e ti porta a chiedere "Sarò mica invidiosa di lei per vederla così?"
Avrei preferito che fosse una stronza fatta e finita: "Sono innamorata del principe, ma se lui sceglie un'altra? Mica posso restare a bocca asciutta! Quindi continuo a tenere Aspen al guinzaglio, tanto qui credono tutti che sia perfetta, penseranno che sia la mia immensa sensibilità a impedirmi di scegliere!"
Ecco, avrei potuto empatizzare con un discorso del genere ma lei è seriamente confusa e indecisa.
Fine del mio piccolo sfogo; in rete si trovano recensioni (o video recensioni!) di questa trilogia che meritano molto più della trilogia stessa e sono ciò che mi ha spinto a leggerla (Kiera Cass dovrebbe offrire un gelato a tutti quei recensori: le hanno fatto una pubblicità migliore del suo ufficio marketing!) consapevole di non trovare una storia ma di trascorrere un paio d'ore di divertito, quando non indignato, sbigottimento.
Ed è appena uscito il seguito!

Consigliato a: chi vuole accrescere la propria autostima come scrittore; 
                       chi ha bisogno di sbarrare un po' di punti della Reading Challenge (Un libro scritto da un'autrice, un libro che vuoi leggere solo per la sua cover, un libro che puoi finire in un giorno, un libro con recensioni negative, una trilogia, un libro con un triangolo amoroso, un libro ambientato nel futuro)

I libri secondo Jay

Preparatevi alla recensione numero due di The Selection Trilogy di Keira Cass, già scritta da Ylla qui. Allora...presa dal fatto che il mio ragazzo mi abbia regalato il Kindle e che quindi potevo leggere un mucchi di libri cercando i loro formati in pdf grats, ho pensato: perché no? E quindi, mi sono avventurata nel mondo di America, Aspen e Maxon.
Allora...premiamo la buona volontà per aver cercato di inventare un nuovo ipotetico futuro per questa società ormai in caduta libera, ma...ragazza mia, scopiazzare Twilight in versione "Royal Drama" mi sembra davvero eccessivo. Anche perché le brutte copie degli originali restano brutte copie, come dovrebbero sapere BENE Anastasia e Christian. Ma non divaghiamo ed andiamo con ordine.
The Selection è, a mio parere, il meno peggio dei tre. All'inzio pensavo davvero che la povera ragazza fosse solo presa tra due fuochi e, in bilico, non sapesse chi scegliere. Ma...perché c'è un ma...se l'autrice voleva farla passare per Katniss Everdeen versione principesca, probabilmente è andata fin troppo OOC, fuori dal personaggio, anche perché Maxon ha lo spessore di uno dei batteri che vengono uccisi dal Lysoform.
In The Elite ho iniziato a smadonnare: la storia non ha davvero senso, soprattutto se pensi che dalle prime cinque pagine, se lei avesse preso uan certa decisione, sarebbe finita lì. E invece no, vogliamo un secondo libro. Un secondo libro che è un'accozzaglia di informazioni prese a caso dalla storia, che trovano un concreto senso solo alla fine del romanzo. Quando, secondo me, ti cadono le braccia perché lei perde persino la dignità. Katniss, al suo posto, non avrebbe fatto così.
The One è la perfetta, melensa conclusione di quello che, senza ombra di dubbio, già sapevamo dal primo libro. Solo che dobbiamo far scoprire tutti gli altarini e nel tentativo di mettere un po' di azione decima fisicamente i personaggi ancora in gara. Ma vabbè, tant'è che che finisce come finisce e sfido chiunque a leggersi il matrimonio di Bella in Breaking Dawn e quello alla fine di The One e dirmi che non sono la copia l'uno dell'altro. "Solo...non farmi cadere". Lì mi è caduto il vomito, sul serio.
Quindi: scotanto del 50%, ma anche di più, perché chiunque un po' sano di mente capirebbe che Maxon non ha dato mezza possibilità a nessuna altra concorrente. L'amava, l'ha sempre amata eccetera. Ripeto, premio la bella idea di distopia futura ma ficcarci in mezzo un monarca che è la copia di Snow, l'ex fidanzatino che è Gale Hawtorne vestito da guardia, più o meno le dinamiche di Divergent  e l'epilogo rubato a Twilight...

Non perdo tempo a leggere "The Heir" perchèp stavolta mi fiderò della recensione di Ylla, ma il mio personale parere è: non perdeteci tempo, davvero!
Amy