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domenica 17 maggio 2015

Ciò che ti rende diverso ti rende pericoloso

Nel secondo capitolo della saga di Divergent, Tris e Quattro (al secolo Tobias) scappano nella terra dei Pacifici e qui scopriamo tutte le funzioni di questi mistici "sieri", e scopriamo che sono uno per fazione: gli Intrepidi hanno quello della paura, i Pacifici quello della Pace, i Candidi quello della verità...e ci mancano Eruditi ed Abneganti, che sono il piatto forte che va gustato per certi versi alla fine e, SPOLIER, per certi versi nel prossimo capitolo. Jeanine Matthews è una cattiva con i contro cazzi, penso una delle migliori mai incontrate in una saga del genere. Fa parlare molto di se, si mette molto in azione, e vorresti ucciderla ad ogni mezza frase. (Piccola nota: il fatto che abbiano scelto Kate Winslet per la parte nella versione cinematografica secondo me è una grande STRACAVOLATA. Pazienza!).
La cosa che mi è un po' dispiaciuta di questo capitolo sono i drammi mentali della protagonista, che in un certo senso creano suspance ma dall'altra, secondo me, l'autrice ha un tantino esagerato. L'avrei voluta più impulsiva, più pazza a tratti. Usando il suo lutto, si poteva "venderla" meglio. Tra l'altro, c'è un tradimento nel libro che mi supera, a livello emotivo, la rabbia provata nei confronti di Murtagh di Eldest -sì, gli ho portato rancore fino a qualche settimana fa XD-. I personaggi sono tutti molto ben delineati, ed anzi hanno ognuno la sua personalità perfettamente delineata nel corso della storia. Solo Tobias e Tris sono più tendenti al cambiamento, o meglio a delle modulazioni del carattere portati da certi avventimenti. In effetti succedono non poche cose: dalle fazioni l'una contro l'altra al completo "sfascio" delle stesse, alla scoperta alla fine del libro della vera origine di questo mondo che è, indovinate, stato deciso a tavolino da qualcuno che...chissà dov'è. Ma si sa che vuole i Divergenti. Ma non per ucciderli, piuttosto...per far si che loro li aiutino. Si svelano diversi altarini, come il passato di Quattro, del padre di Tris, di Jeanine e di Marcus Eaton-padre di Quattro. E devo ammettere che mi è piaciuto TUTTO, tutte le idee che Veronica Roth ha tirato fuori sul passato di lui e di lei. Soprattutto di Jeanine, che ho insultato pesantemente per tutto il tempo.
Coraggiosissima scelta dell'autrice nello scegliere di svelare chi fosse Divergente in determinati momenti, e soprattutto l'ho detestata quando, oltre al tradimento su citato, mi ha mosso un certo personaggio che (per mille serpentelli velenosi, lui) mi salva la situazione meglio di Luke Skywalker in "Una nuova speranza". I caduti di questo capitolo sono molto ridotti, anche perché ce ne sono stati di troppo grossi nel primo libro ed alcune morti erano ancora da Digerire. Ma mi piace molto il modo in cui lei fa morire i personaggi senza tanti fronzoli e, se ci sono, è perché probabilmente sotto ai fronzoli c'è una bomba ad orologeria emotiva che fa impazzire il resto della compagnia -vedasi la relazione tra due donne svelata all'ultimo e commentata da nessuno. Ti adoro, Vero!
Boh, io continuo a dire che come saga mi piace un sacco. Ho già recensito Allegiant quindi è inutile fingere che io non sappia come va a finire, e scusate se ho invertito i posti ma era davvero importante per me dire per prima cosa qualcosa sul capitolo conclusivo.
Ora sta a voi! Io gli darei una possbilità!
AmyJay

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