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giovedì 10 dicembre 2015

L'elogio dell'egoismo (?)

Ho appena finito questo libro che è davvero una rivelazione. La storia di un signore anziano che se n'è sempre fregato della sua vita, di quella della moglie ed i figli, che vive in una piccola palazzina nel sud Italia e che crede fermamente che farsi i cazzi propri sia la soluzione.
Il problema è che, come tutti noi, non ci riesce.
È sempre troppo difficile fare finta di nulla davanti a ciò che ci succede nella vita.
E così il nostro signor Annunziata si immischia nei fatti del suo vicinato, della vita di sua figlia Sveva, e ne esce sempre con qualcosa di nuovo. Forse anche di buono. Forse.
Questo libro mi ha segnata perché molte sue frasi mi hanno detto molto. Tant'è che le ho fotografate e pubblicate su un social network. Molto spesso la trama dei libri non è così importante, quanto i concetti che passano attraverso di essi. E questo libro non è tanto un elogio dell'egoismo, come sembra inizialmente, ma piuttosto un grido di battaglia per lottare per ciò che ci rende felici. Fino anche allo stremo delle forze, dobbiamo lottare per la nostra felicità. Ma soprattutto sapere cosa ci renda felici, che è il lite-motive di tutto il libro. Il protagonista è giunto alla sua veneranda età a capire cosa gli piaccia e cosa no. Ci invita a capirlo prima di lui, in una situazione diversa, e di perseguire questa nostra felicità fino alla fine.
Lo consiglio davvero con il cuore, e dalla regia mi dicono che questo libro era in lista come libro migliore del 2015-o meglio, uno dei migliori.
A mio parere, titolo meritatissimo. Complimenti a Lorenzo Marone per l'ottima prova letteraria

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