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sabato 10 gennaio 2015

Nessun dove - Neil Gaiman

Cambiamo genere, dimentichiamoci dell'amore per un po', che poi tanto male non fa.
Ho scoperto questo libro un po' per caso. Un amico - mi piace definirlo tale - lo ha definito uno dei suoi libri preferiti, o comunque uno di quelli che gli piacerebbe consigliare a più o meno chiunque.
Sono contenta di essermi fidata, e di esserlo andata a cercare. È un libro piuttosto conosciuto, ho scoperto, facilmente reperibile nelle biblioteche della mia città. Facile, mi sono detta. Proviamoci.
Pensavo di non aver mai letto nulla dell'autore, che invece si è rivelato un conoscente alla lontana. Non ho letto Sandman, lo ammetto, ma avevo letto Buona Apocalisse a tutti, il romanzo scritto con Terry Pratchett.
Ma Nessun dove è stata davvero una rivelazione: questa mattina ho salutato a malincuore i personaggi che avevano popolato quella che lui chiama Londra Sotto, e già mi mancano. Come se fossimo cresciuti insieme; come se in quel viaggio li avessi accompagnati anche io.
È questo che ho sempre amato della lettura: la capacità di un autore di farti camminare su quelle stesse strade che lui trasporta dalla sua fantasia al libro stampato.
E ora sono qui, davanti a questa tastiera, e so già che mi mancherà Porta, la ragazzina protagonista della storia insieme a Richard, uno dei migliori antieroi della letteratura da me conosciuta.
Quando ti ritrovi davanti ad un bel libro, ti ritrovi quasi disposta a crescere.
Se crescono loro, pensi, posso sempre farlo anch'io.

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