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sabato 5 settembre 2015

Tutta colpa di certi romanzi - Elisabeth Maxwell


Avendo come preziosa regola generale quella di mettere l'immagine della copertina del libro, ho voluto cercare la versione in lingue originale del penultimo romanzo che mi è capitato tra le mani, di cui mi piaceva molto il titolo, che come al solito è stato tradotto con eccessiva fantasia.
Non conoscevo la Maxwell, l'ho trovata per caso tra gli scaffali di una libreria. Di solito non mi fido di libri che recitano cose riguardanti incontrare Mr. Grey da qualche parte, come suggeriva la copertina azzurra italiana, ma qualcosa nella trama mi ha incuriosito.
E avevo ragione.
Elisabeth Maxwell è un genio, o almeno sa scrivere molto bene. E' spiritosa, incalzante, maliziosa senza essere volgare. La sua protagonista, Sadie, è vero, assomiglia un po' a Bridget Jones - quella del film, decisamente meno insopportabile della sua versione letteraria. Scrive romanzi erotici per guadagnare i soldi sufficienti a mantenere se stessa e la figlia, ma non è che nella vita reale sia piena di uomini. Anzi, era sposata, con uno che l'ha lasciata quando si è innamorato di un altro uomo. E poi di un altro. E poi di un altro. E poi di un altro.
Un bel giorno, si ritrova con:
a) un intero capitolo non scritto da lei ma presente nel file di word contenente il suo ultimo romanzo;
b) un uomo bellissimo e decisamente confuso che non ricorda come si chiama tra gli scaffali del supermercato.
Riuscirà la nostra Sadie a scoprire come mettere tutto a posto, sia tra le pagine che scrive lei sia tra quelle che leggiamo noi?
Naturalmente sì, e per fortuna! Non amo i romanzi non a lieto fine.
Happily, appunto, ever after.

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