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mercoledì 3 dicembre 2014

Quattro etti d'amore, grazie - Chiara Gamberale

 Quando si tratta di autori così vicini a me, e con una produzione che supera i due libri, sono sempre un po' restia a sbilanciarmi su quello che penso. La Gamberale è piuttosto conosciuta, è appena uscito il suo nuovo libro in collaborazione con Gramellini (che adoro), e io ho letto solo una piccola parte di tutto ciò che è uscito dalla sua penna - e dalla sua testa.
 Comunque sia, è stata una bellissima scoperta, per una come me che raramente legge romanzi scritti da donne, e raramente scritti da italiani.
 Le due protagoniste della storia sono Erica e Teodora, due figure molto diverse, che non riescono mai ad interagire veramente l'una con l'altra. Erica è una madre di famiglia con un passato alle spalle che nasconde qualche piccolo segreto, e Tea è un'attrice che sembra avere tutto ma che in realtà è avvolta da un velo di melanconiche difficoltà.
 Nessuna delle due è perfetta, nessuna è completamente all'interno di quello che si potrebbe definire uno stereotipo. Non sono personaggi di cui t'innamori alla prima riga, o alla prima battuta. Sono personaggi reali, pieni di sfumature, che talvolta adori, comprendi, e che invece capita che t'infastidiscano.
Il libro si legge in fretta, a me è capitato quasi di divorarlo. Vuoi arrivare alla fine della storia, una storia così simile al reale, come se sbirciassi la vita di qualcuno, mentre segui, una dopo l'altra, il corso delle pagine.

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